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Il fiore di Gerba

Fare ciò che ami è libertà. Amare ciò che fai è felicità.”

Gerba  vuol dire libertà. Libertà di scegliere un messaggio che ci rappresenta, il simbolo di un’isola immersa nel mito, che trova la sua massima espressione nell’Odissea: la storia di un uomo che ha costruito se stesso sulle avventure che ha scelto di viversi, una per una, fino all’ultima delle sfumature.

Un’isola dove è possibile dimenticare il passato, le preoccupazione, l’ansia della routine, la fatica e i problemi. Il fiore di Gerba era la porta verso il futuro, un mondo dove cadere nell’oblio significava immergersi in acque limpide, popolate da sogni e speranze, paesaggi mitici, dune infinite di spiagge bianche e immense.

Gerba vuol dire libertà. Gerba vuol dire dimenticare se stessi.

L’Isola dove Ulisse dimenticò se stesso, mangiando un semplice fiore.

Un fiore che scintilla nel buio: il simbolo del brand si ricollega all’antica mitologia del popolo che calcava quel terreno magico e ricco di tesori, e che con la magia di un fiore riusciva a rinnovare se stesso e il proprio futuro, libero dalle catene del passato.  

Il simbolo che ricorre, ripetitivo e in modo rituale, nelle collezioni, riprende le antiche leggende greche che videro l’Eroe che girò il mondo cedere all’oblio: per l’uomo che è sempre pronto all’avventura, che porta con se la possibilità di reinventarsi in continuazione, il fiore di Gerba simboleggia lo spirito di libertà.  

Le collezioni sono il frutto di questa storia, di questa ispirazione, di queste antiche origini. Sii libero di essere chi vuoi. Di non essere soggetto alle regole del passato, della convenzione, della quotidianità.

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